Cari amici, Buon anno 2024 a tutti voi e alle vostre famiglie.
Viviamo in un mondo strano, in cui è molto difficile essere informati.
Ogni condominio è un mondo a se, e chi se ne occupa è costretto ad adeguarsi alle idee che vengono proposte dai condomini.
Ma tutti noi siamo costretti ad adeguarci alle pazzie che vengono propagandate dai media nazionali.
Come si fa a proporre nuove idee in queste condizioni?
E’ troppo difficile per me!
Eppure bisogna pur tentare di cambiare le cose, perchè altrimenti la situazione tenderà a peggiorare sempre di più.
Per questo vi esorto tutti a studiare e proporre l’ economia relazionale.
Buona giornata.
Economia relazionale – Buon anno 2024
L’ economia relazionale studia le materie economiche dal punto di vista dello scambio di valore umano, della solidarietà e della condivisione.
Si differenzia dall’ economia “classica” perchè non considera preminente lo scambio di valore monetario.
In particolare si occupa di valorizzare le comunità residenziali, le quali oggi sono escluse dall’ economia “classica”, poiché la produzione delle aziende relazionali non rientra nei calcoli che formano il PIL (Prodotto Interno Lordo).
Di seguito segnalo un elenco delle tipologie di Aziende Relazionali (ossia Comunità Residenziali che producono valore relazionale), più importanti che operano sul mercato:
Famiglie, Parrocchie, condomìni, Associazioni non riconosciute, Gruppi auto-mutuo aiuto, Banche del tempo, Associazioni Non profit, Gruppi di acquisto solidale, Associazioni sportive dilettanti, quartieri, comuni, regioni, stati nazionali.
Zinker scrive……… – economia relazionale
“Se l’ uomo della strada fosse alla ricerca del proprio io, quali pensieri-guida troverebbe per cambiare la propria esistenza?
Forse scoprirebbe che il suo cervello non è ancora morto, che il suo corpo non è ancora inaridito e che, in qualunque situazione si trovi, è ancora l’ artefice del proprio destino.
Può cambiare questo destino prendendo la decisione di cambiare seriamente se stesso, combattendo le sue meschine resistenze al cambiamento e la paura.
Imparando a conoscere meglio la propria mente, provando a comportarsi in modo da soddisfare i suoi veri bisogni, può compiere atti concreti anzichè limitarsi a vagheggiarli”…..