Borsa, proseguono i ribassi in Europa; Petrolio torna sopra i 125$ al barile
Merrill Lynch ha annunciato una serie di misure per ridurre significativamente la propria esposizione al rischio e rafforzare ulteriormente il capitale
Cari amici,
La NetPage del sole 24 ore di oggi riporta che il prezzo del greggio è tornato ai livelli di maggio 2008, ossia a 125$ al barile.
Per la cronaca, ricordo che in data 12 luglio di questo stesso mese, il prezzo del greggio aveva superato i 147$ al barile.
Ciò significa anche che in quindici (quindici!) giorni, il prezzo del petrolio è crollato sotto i 125$, ed ora sta risalendo.
Stiamo parlando di una differenza di prezzo di 22$ al barile.
Mi sembra che ci sia qualcosa da rivedere nel meccanismo che dovrebbe regolare e controllare i prezzi di mercato!
Che cos’ è questo mercato? Un meccanismo “automatico” regolato dalla domanda e dall’ offerta, oppure un assalto alla diligenza da parte degli speculatori?
Ed anche riguardo lo spettacolo dei valori di borsa che salgono e che scendono (soprattutto scendono); che logica c’ è dietro questo creare e distruggere milioni di euro ogni giorno?
Che logica c’ è in questo scommettere sul futuro?
In teoria tutto è organizzato per pagare oggi ciò che si prevede che l’ azienda possa guadagnare nel futuro.
Ma chi fa queste previsioni? Dio?
E tutti noi perchè dovremmo fidarci di queste previsioni?
Chi controlla i controllori?
Il sole 24 ore
Proseguono i ribassi in tutte le principali borse europee sulla scia della chiusura in forte calo di Wall Street e Tokyo, in seguito al nuovo allarme del Fondo Monetario Internazionale sullo stato dell’economia mondiale. Timori rafforzati dall’annuncio dell’aumento di capitale di Merrill Lynch. La terza banca americana ha riportato svalutazioni per 5,7 miliardi di dollari. Ad aggiungere preoccupazione infine il rialzo del petrolio del petrolio, tornato sopra i 125 dollari al barile dopo una settimana in calo. Al giro di boa, in Europa tutte le piazze sono in rosso: Zurigo perde l’1%, Madrid lo 0,64%, Francoforte lo 0,88%), Madrid lo 0,64%. Londra invece limita le perdite (-0,16%). A Milano il Mibtel cede l’1%, l’S&PMib 1,22%, mentre l’indice All Stars cede lo 0,57%.I titoli di banche e assicurazioni guidano i ribassi in tutta Europa, influenzati dai nuovi timori sul fronte del credito. Gli indici stoxx settoriali perdono rispettivamente il 3,23% e il 2,63%. A Milano vanno giù le Unicredit (-3,47%), le Intesa SanPaolo (-2,67%), le Mps (-1,85%) e le Bpm (-2,18%). Mediobanca arretra del 2,28% in attesa di novità sulla corporate governance dell’istituto, alla vigilia della riunione del consiglio di sorveglianza. Sono inoltre deboli le Autogrill (-2,65%), affossate anche dalla revisione al ribasso del giudizio espresso da Ubs (da ‘buy’ a ‘neutral’). Guidano i ribassi Italcementi (-6,29%) e Buzzi Unicem (-5,17%), trainati al ribasso dall’andamento del comparto costruzioni in Europa (l’indice settoriale stoxx perde il 2,22%).
Acquisti invece sugli energetici spinti dai rialzi del prezzo del petrolio (il comparto guadagna l’1,51% a livello continentale). A Piazza Affari sono ben intonate le Eni (+0,99%) e le Saipem (+3,33%). Vanno bene anche le Snam (+0,3%) e le Geox (+2,43%), che ha chiuso i primi sei mesi del 2008 con un utile netto di 78 milioni di euro (+13%) e ricavi in crescita del 20% a 464,1 milioni di euro.