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Bombe? Bufale! – Firmiamo per liberarci delle armi nucleari!

Si ricomincia. Dopo la parata televisiva di esperti che ci assicurano della bontà e, figurarsi, persino del risparmio che comporterebbe il consumo di acqua minerale, che spergiurano sui benefici dell’effetto serra (la cui colpa, del resto, sarebbe dei lavavetri), da qualche tempo è tornato in auge il nucleare. Passata la buriana pacifista, si sta cercando di riciclarne l’uso, e poi, con l’Iran che minaccia, non si sa mai.

Ebbene, da tempo abbiamo smesso di farci incantare dal gioco delle tre carte. E, assieme a numerosi e importanti esponenti della società civile, il Movimento umanista ha promosso la proposta di legge d’iniziativa popolare per dichiarare l’Italia “ZONA LIBERA DA ARMI NUCLEARI”. Senza ambiguità.

Questa, in dettaglio, la proposta:

Art. 1 – Obiettivi e finalità

1) Il territorio della Repubblica italiana, ivi compresi lo spazio aereo, il sottosuolo e le acque territoriali, è ufficialmente dichiarato “zona libera da armi nucleari”.

2) Il transito e il deposito, anche temporaneo, di armi nucleari e di parti di armi nucleari non è ammesso in nessuna circostanza sul territorio della Repubblica, così come individuato al comma 1.

3) Il Governo provvede ad adottare tutte le misure necessarie, sia a livello nazionale sia internazionale, per assicurare la piena applicazione del presente articolo entro e non oltre il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Art. 2 – Entrata in vigore

La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Oggi il pericolo nucleare pone l’umanità sull’orlo dell’abisso; nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per almeno 25 volte.

Gli Stati Uniti hanno disseminato centinaia di bombe nucleari nelle basi di 6 Paesi europei appartenenti alla Nato, tra cui l’Italia: nel nostro territorio sono dislocate almeno 90 bombe (nelle basi di Ghedi e Aviano), ma la mancanza di informazioni certe fa sospettare ce ne siano molte di più, visto che i nostri mari sono solcati e i nostri porti visitati dai sottomarini nucleari Usa.

Eppure la messa al bando delle armi nucleari è un’aspirazione condivisa da tutta l’umanità. Le armi nucleari vanno smantellate oggi, prima di usarle; domani sarebbe troppo tardi.

Per questo, in occasione della Giornata mondiale della Non-violenza indetta dall’Onu, lanciamo una raccolta di firme (a Milano, il 2 ottobre in piazza Duomo, dalle 16.00 alle 19.00) per una legge d’iniziativa popolare che dichiari l’Italia “Zona libera dalle armi nucleari”, come già accade per varie aree del pianeta: America Latina, Pacifico meridionale (Australia compresa), Sud-est asiatico, Africa, Antartide e singoli Stati (Austria, Mongolia). Potremo inoltre seguire l’esempio di Paesi Nato come la Grecia, l’Islanda, la Danimarca e il Canada, che hanno rimosso le atomiche dal loro territorio senza conseguenze sui trattati internazionali.

(per ulteriori info e sottoscrizioni: www.unfuturosenzatomiche.org )

Daniela T.:
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