Craxi, alla celebrazione
atteso anche il premier
Frattini: la bella idea di Milano non ridia voce alla canaglia contro di lui
Cari amici,
Chi era Bettino?
Un grande statista o un furbo delinquente?
Forse ambedue le cose.
E’ interessante notare lo sforzo che alcuni politicanti “moderni” stanno mettendo in campo per riabilitare la figura politica di Bettino.
Per ciò che mi riguarda, voglio riconoscergli il merito di aver saputo alzarsi in parlamento e dire chiaramente più o meno: “Quì dentro il più pulito c’ ha la rogna!”
A mio giudizio, oggi più che mai abbiamo bisogno di gente che ci richiami all’ etica e all’ onestà.
Credo che la nostra società è impregnata di egoismo, di qualunquismo, e di una impalpabile disonestà.
Per questi motivi chi può non ci pensa due volte a fregare quanto è possibile e ogni volta che se ne intravvede la possibilità.
Pertanto l’ Italia va sempre peggio, e questa china non sembra avere fine.
Craxi ci ricorda quanto siamo caduti in basso, e ci suggerisce di rialzarsi.
Credo e spero che potremo migliorare.
Corriere della sera
MILANO — Tutti gli occhi puntati sul 19 gennaio, quando al Senato si terrà la commemorazione di Bettino Craxi. Nessuna novità per quanto riguarda il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Quirinale, l’altro giorno, ha fatto sapere che il Capo dello Stato «resta in attesa di informazioni sull’iniziativa che dovrebbe svolgersi a Palazzo Madama».
Trapela la possibilità che tra i primi appuntamenti pubblici del premier dopo l’aggressione di piazza Duomo, potrebbe esserci proprio la commemorazione di Craxi in Senato. Quel giorno, in base alle presenze a Palazzo Madama, si capiranno molte cose. Se il processo di revisione storica sulla figura di Bettino Craxi è arrivato a una svolta o se la fuga in avanti del sindaco di Milano, Letizia Moratti con la decisione di intitolare un parco al politico scomparso 10 anni fa è destinata al fallimento. Nel frattempo, la temperatura è sempre altissima. Il Pdl fa quadrato intorno al sindaco. «Dobbiamo impedire— attacca il ministro degli Esteri, Franco Frattini — che l’idea di Letizia Moratti di onorare Craxi nella sua Milano ridia voce a tutta la canaglia che ha cercato di annichilire questa nostra Italia, puntando ad attribuire ad una sola parte politica la responsabilità e la colpa della cosiddetta questione morale». Un messaggio all’Idv e al suo leader Antonio Di Pietro che ancora ieri nel suo sito ha pubblicato un articolo di Marco Travaglio dal titolo eloquente: «Il bottino di Bettino: come e quanto rubava».
La prima replica arriva dal deputato Pdl, Giuliano Cazzola: «In Italia le via dedicate a Craxi sono già 7. Perché se la prende tanto?». Ma un messaggio anche alla Lega che ha ribadito il suo no all’intitolazione a Craxi: «Non faremo le barricate — dice il deputato Matteo Salvini— ma diamo un consiglio alla Moratti. Si occupi di altro». E un’esortazione al Pd perché intervenga nel dibattito. «Il silenzio del Pd è assordante — attacca il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà — quando fu lo stesso Fassino a chiedere per Craxi un posto nel pantheon del partito». Ma dal figlio di Bettino, Bobo, arriva uno stop alla corsa del Pdl per accaparrarsi l’eredità del padre: «Non vedo eredi di Bettino Craxi nella politica italiana, nemmeno fra iministri ex socialisti dell’attuale governo Berlusconi». E, se comunque deve fare un nome, è quello di Tony Blair. Fervono anche altri preparativi. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, presidente della Fondazione «Riformismo e Libertà» insieme a una delegazione di socialisti si recherà ad Hammamet il 16 e il 17 gennaio in occasione della prima del film «L’esilio» e della commemorazione di Bettino Craxi al cimitero di Hammamet.