Berlusconi: “Mai partecipato a festini
o frequentato ragazze minorenni”
Cari amici,
oggi fa troppo caldo per impegnarsi in discorsi impegnativi.
Pertanto scrivo due righe su Berlusconi, così, tanto per ridere un po’!
Mi chiedo: Che differenza c’ è tra i termini “festini” e “cene simpatiche”.
E’ proprio vero che ci freghiamo con le parole.
Sono le parole che si mettono insieme e creano idee, e le idee, come si sa, uccidono più che le cattive intenzioni.
Sono molto più pericolosi gli idealisti che i delinquenti comuni.
…ma sto divagando!
Ho letto che ci sono persone che vogliono “affibbiare” a Silvio il premio Nobel per la pace!
La notizia purtroppo è vera!
Mi sembra strano che ancora le TV non dicano nulla su questo argomento.
Chissà se il Cavaliere sarà insignito anche del Nobel per la pace?
Fa troppo caldo per pensare seriamente a questa possibilità, che spero rimanga una lontana ipotesi.
Anche se come dice il proverbio “la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo”!
La Repubblica
ROMA – Silvio Berlusconi si fa intervistare da uno dei suoi giornali, il settimanale Chi. E manda due messaggi forti. Il primo è una replica all’Avvenire in cui dice: “Mai partecipato a festini, mai frequentato minorenni”. Il secondo riguarda la questione dell’inno nazionale sollevato da Umberto Bossi: cambiarlo, sostiene il presidente del Consiglio, sarebbe “complicato”.
Noemi e la altre. Rispondendo alle critiche dell’Avvenire Berlusconi dice: “Sono anche loro caduti nel tranello delle calunnie contro di me, prendendo per vere notizie false”. E dunque “io non ho mai intrattenuto ‘relazioni’ con minorenni e non ho mai organizzato ‘festini’. Ho partecipato soltanto a cene certamente simpatiche, ma assolutamente ineccepibili sul piano della moralità e dell’eleganza. E non ho mai invitato consapevolmente a casa mia persone poco serie”.
La privacy. In riferimento agli scandali che lo hanno coinvolto, e in particolare alle foto rubate a Villa Certosa, il presidente del Consiglio attacca: “Il diritto alla riservatezza è una parte essenziale della libertà. Ridurre la libertà altrui è, in uno Stato di diritto, un reato grave. Non basta una multa a sanzionarlo, come fosse un divieto di sosta. Non è accettabile che crescano le regole, che si moltiplichino le disposizioni e gli organismi a tutela della privacy e che contemporaneamente si possa invadere così facilmente la vita altrui”. Ancora una volta, però, viene negata l’ipotesi di vendere Villa Certosa.
Il “caso” Barbara. Berlusconi sostiene che non c’è alcuna contrapposizione con la figlia, che ha rilasciato la famosa intervista a Vanity Fair. “Non sapevo dell’intervista – dice il premier – mera era immaginabile che qualche giornale avrebbe cercato il sensazionalismo, cioè di contrapporre mia figlia a me, una contrapposizione che davvero non esiste. L’intervista andava benissimo, ma è stata strumentalizzata e penso che strumentalizzare la mia famiglia, sia forse il punto più basso del degrado della vita politica”. C’è poi un passaggio su un’altra sua figlia, Marina: “Ci somogliano molto, condividiamo gli stessi giudizi”.
La vita senza Veronica. Nell’intervista c’è anche un passaggio sul fatto che questa è la sua prima estate senza la moglie: “E’ difficile prendere atto che dopo trent’anni molto è cambiato nella propria vita. Soprattutto quando si è vissuta una vera storia d’amore. Trent’anni non sono un giorno”.
Bossi e Mameli. Dal premier sulla questione dell’inno arriva un altolà, anche se in toni estremamente soft verso il Carrocio e il suo leader. “Bisogna comprendere – dichiara- che le esternazioni di Umberto Bossi, a cui mi sento legato da un affetto fraterno, sono carezze per la sua gente e per il popolo della Lega. All’inno di Mameli sono legati momenti di gioia, di commozione, di celebrazione dello spirito nazionale. E poi sostituirlo sarebbe molto complicato. Trovare un accordo tra tutti su un nuovo inno sarebbe difficile. Indubbiamente ‘Va’ pensiero’ è un’aria bellissima, uno dei capolavori del genio assoluto di Giuseppe Verdi, ma si riferisce alle vicende del popolo ebraico prigioniero in Babilonia”.
Altri argomenti. Nel corso dell’intervista, il presidente del Consiglio parla anche di riforme: “Vorrei poter dare anche l’avvio a una stagione di riforme delle istituzioni, ma occorrerebbe un’opposizione con un più alto senso dello Stato”. O di tasse: “Cercheremo di ridurre le spese dello Stato per tagliare le imposte e per far sentire agli italiani di non vivere in uno Stato tiranno che opprime i cittadini, ma in uno Stato libero e amico”. Non mancano poi i passaggi più ameni, come quando commenta la forma fisica del suo ex omologo nonché amico Aznar: “Lui ha più tempo libero di me, l’invidia è un sentimento che mi è sconosciuto. E poi anche io non sono tanto male…”.