Cari amici,
Il “caso”Berlusconi sta diventando sempre di più internazionale, senza che in Italia ci si renda conto.
Gli “altri” ci guardano con preoccupazione, e si chiedono verso dove stiamo andando.
Il punto della questione è che siamo in una condizione di stallo politico e sociale.
Ciò significa che, se non succede nulla di nuovo, probabilmente Berlusconi vincerà anche le prossime elezioni politiche.
La triste realtà è che il premier sta diventando sempre di più un personaggio scomodo e impresentabile, ma, tuttavia, la sua posizione politica rimane inattaccabile, perchè “dentro” il popolo della libertà non appare nessuno che possa prendere il posto del fondatore.
Inoltre, il partito alleato del cosiddetto “popolo della libertà” è troppo rivoluzionario per aspirare a presentare un proprio candidato alla guida del nostro paese.
A sinistra vi è una condizione di instabilità ideologica, la quale alimenta la divisione in tanti partiti litigiosi e poco rappresentativi.
Il PD appare un contenitore di idee ancora in evoluzione; pertanto è difficile prevedere che cosa succederà nel medio periodo.
La triste verità è che il collante dell’ opposizione, oggi, è ancora Berlusconi che funge da catalizzatore per tutte le forze politiche le quali, altrimenti, avrebbero ben pochi argomenti per intrattenere delle collaborazioni istituzionali durature.
Che fare in queste condizioni?
Per ora, a mio giudizio, abbiamo solo la possibilità di attendere, studiare e sperare.
Nuove forze umane sociali e politiche sono in movimento, e spero che sapremo trovare uno sviluppo convincente, che sappia promuovere un movimento non violento e costruttivo per il nostro paese.
Un proverbio napoletano recita “più buio di mezzanotte non può fare”.
A volte mi chiedo “quanto manca alla mezzanotte”?
Spero molto poco!