Spariti i soldi dei condomini
Amministratore a processo
Bassa – L’imputato, per fatti risalenti al 2005, è il ragioniere Luigi Montrone, di Romano. E’ accusato di aver ottenuto soldi da una banca su delega dei suoi clienti e di averli utilizzati a scopo personale. Buchi di bilancio per più palazzi. Raggirate un centinaio di persone per oltre 1 milione di euro. Di recente la Procura ha aperto una nuova indagine per fatti analoghi: i condomini coinvolti sarebbero più di 200.
Cari amici,
Di seguito riporto un articolo tratto da http://www.bergamonews.it , il quale riporta l’ ennesimo scandalo per soldi frodati da amministratori.
Il punto della questione che mi interessa evidenziare, è che l’ amministratore in questione, secondo le accuse, ha potuto liberamente attingere dai conti correnti di proprietà degli Enti Condomìnio; ossia, i condòmini non si sono preoccupati di organizzare dei sistemi di controllo efficienti, che li garantissero da atti di malagestio.
Oggi il concetto di “controllo interno della gestione” è sconosciuto per i condòmini, i quali affidano il loro denaro a soggetti di cui non sanno quasi nulla, in base ad impressioni, opinioni o “consigli di popolo”.
Nel periodo di crisi in cui ci troviamo, sono convinto che i condòmini debbano affidarsi ad opinioni autorevoli e ad evidenze neutrali se vogliono trovare amministratori onesti ed efficienti; ciò in quanto le difficoltà economiche in cui si trovano molti piccoli imprenditori e molti amministratori “arrangiati”, possono facilmente “suggerire” accordi occulti illegittimi ai danni dei condòmini amministrati.
Fino ad oggi questi “enti terzi” non c’ erano.
Oggi esiste la Community AziendaCondomìnio, che serve per far incontrare la domanda di buona gestione condominiale con l’ offerta di buona gestione condominiale.
Mi preme evidenziare che se i concetti di “buona gestione” non si riempiono di contenuti oggettivi, in pratica non esistono.
Lo Staff della Community AziendaCondomìnio ha il progetto di organizzare sempre meglio le proprie procedure di qualità, per assicurare una gestione condominiale sempre più corretta e trasparente.
Il nostro obiettivo è giustificato dalla convinzione che sia pericoloso lasciare il proprio denaro senza regole a persone sconosciute.
La notizia di oggi è la prova evidente delle nostre tesi!
Bergamo News
La Guardia di Finanza di Treviglio ha aperto un nuovo filone d’indagine su Luigi Montrone, 57 anni, amministratore immobiliare di Romano, titolare della “M. P. Service”. L’immobiliarista, amministratore di molti condomini nella Bassa, è già a giudizio per fatti analoghi a quelli sui quali si indaga adesso.
Il processo, iniziato il 1° dicembre a Treviglio, riguarda per ora truffe ai danni di 117 inquilini di appartamenti di Morengo, Martinengo, Caravaggio, Bariano e Ghisalba.
Secondo l’accusa della magistratura, basata sulle indagini della Guardia di finanza, Luigi Montrone, ragioniere, falsificava i verbali delle assemblee per inventare determinate spese e presentarsi dalla banca dei condòmini a chiedere affidamenti bancari, avendo accesso ai conti correnti sui delega dei suoi clienti. Dopodichè – sempre secondo l’accusa – il ragioniere romanese girava i soldi ottenuti su conti propri. La denuncia che ha portato all’indagine della Guardia di Finanza e quindi al processo iniziato il 1° dicembre è partita dalla Banca Anton Veneta di Romano, e riguarda affidamenti bancari effettuati fino al novembre del 2005. I 117 condòmini truffati sono appunto correntisti di quella filiale e il raggiro ai loro danni avrebbe fruttato al ragioniere oltre un milione di euro.
La Procura della Repubblica di Bergamo ha aperto di recente un nuovo fascicolo. Montrone è sempre accusato di truffa. Il meccanismo sarebbe sempre quello delle false spese, dei successivi affidamenti bancari e quindi del trasferimento di denaro sui conti personali dell’amministratore. Un raggiro che non riguarderebbe solo “false spese” ma anche uscite che i condòmini avrebbero dovuto sostenere e che invece l’amministratore non copriva. I soldi versati dagli inquilini secondo l’accusa non finivano alle società dell’acqua, del gas e della luce, ma nelle tasche dell’amministratore. E’ più di uno, infatti, il condominio che si è ritrovato dal giorno alla notte senza uno dei tre servizi principali.
Tra il processo in corso e il nuovo filone d’indagine sarebbero 200 i palazzi amministrati dal ragioniere di Romano coinvolti nelle truffe. Anche un noto amministratore pubblico della zona di Caravaggio – per quanto riguarda la sua attività privata – risulterebbe creditore di Montrone, per una cifra relativamente piccola.
L’avvocato Andrea Falco, che difende Luigi Montrone, spiega: “L’accusa è di truffa e per ora c’è stata solo la cosiddetta udienza di smistamento, durante la quale il giudice ha fissato per marzo 2009 la prima udienza in cui inizierà ad ascoltare i testimoni. Vedremo. Riteniamo che l’imputazione sia priva di fondamento e del tutto calunniosa”.