X

AziendaCondominio.it, Centro di ascolto residenziale

E’ ricercando l’ impossibile che l’ uomo ha sempre realizzato il possibile.
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile non sono mai avanzati di un solo passo.

Michail Bakunin

Cari amici,

A volte mi viene chiesto come fare per farsi ascoltare dagli amministratori residenziali, e molti si stupiscono quando spiego che il problema è farsi ascoltare dai propri vicini di casa.

E’ questo il problema fondamentale da affrontare:

I residenti non si ascoltano! Per questo motivo ripongono tutte le loro speranze nell’ attività dell’ amministratore, il quale forzatamente si ritrova investito di ruoli sociali e diplomatici, i quali ne amplificano le competenze e la forza politica a sua disposizione.

Da questa situazione di "non ascolto", deriva che le Comunità residenziali rimangono disinformate e disorganizzate; non conoscono quali sono i loro interessi economici e pertanto non hanno alcuna possibilità di perseguirli.

Se poi certuni arrivano ad intuire cosa si dovrebbe fare per migliorare, subito ci si accorge che non esistono gli strumenti per controllare la propria gestione economica, la quale rimane così saldamente nelle mani dell’ amministratore in carica, pur incapace che possa essere.

Questa situazione politica e sociale provoca uno scollamento tra ciò che i residenti percepiscono e ciò che invece è effettivamente la realtà economica condominiale.

A causa di questa situazione l’ amministratore, dal suo punto di vista, si ritrova investito di un potere incontrollato che spesso non è in grado di gestire, di cui molte volte egli non è neppure consapevole.

Ogni studio amministrativo si può immaginare come un centro di governo residenziale, il quale è gestito secondo le convenienze, gli interessi e la mentalità di chi ha il potere di prendere le decisioni amministrative.

In pratica ogni amministratore ha, nei confronti dei condòmini "amministrati", il potere politico che Berlusconi sogna di ottenere per il nostro paese: Ossia l’ imposizione di una elezione populista, da conseguire a maggioranza per attribuirsi tutti i poteri gestionali, amministrativi e di controllo in modo definitivo fino alle prossime elezioni.

Mi chiedo: Questo sistema di potere è modificabile?

La mia risposta è si, a condizione che si formi una forza nuova, con idee innovative e strumenti efficaci ed efficienti, la quale si organizzi in ogni condominio per controllare la gestione amministrativa in modo autonomo ed efficiente.

Questa forza nuova si chiama Community AziendaCondomìnio, ed ha un proprio centro direzionale e di controllo nel sito-portale di riferimento http://www.aziendacondominio.it.

Nella Community si ha la possibilità effettiva di capire quali sono gli interessi dei residenti, in modo che non restino confusi con gli interessi degli amministratori.

Nella Community gli amministratori validi ed efficienti (che nonostante la reputazione sociale rimangono tanti), hanno la possibilità di far conoscere sul mercato la propria professionalità.

Nella Community, gli imprenditori e i professionisti specializzati nei servizi verso le Comunità Residenziali hanno la possibilità di vendere i propri beni e servizi direttamente ai propri clienti, senza essere costretti a passare per l’ ufficio dell’ amministratore.

Queste non sono le fantasie di un visionario, ma bensì precise esigenze della società residenziale, che attende un’ evoluzione del mercato che consenta alle Comunità che abitano in condominio di evolversi e di svilupparsi per ciò che è il loro potenziale umano ed economico.

Agli amministratori spetta di diventare motori del cambiamento.

La Community AziendaCondomìnio si assume il compito di guidare il processo virtuoso verso un miglioramento complessivo della vita sociale in condominio e nelle Comunità residenziali.

Buon rientro e buon lavoro a tutti!

Antonio Azzaretto:
Related Post

Questo sito web utilizza i cookies.