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assurdo! Va male l’economia Usa

Ciao! Stamattina ho trovatu su repubblica questa lettera scritta da un lettore. Secondo me ti interessa!

assurdo! Va male l’economia Usa
ma WS non se ne accorge!

Rallenta l’economia statunitense: cala il Pil americano, si vendono meno case, si contraggono i consumi. Eppure, gran parte dei titoli delle società statunitensi continuano ad essere in rialzo nella borsa americana. Perché? E’ riapparsa l’irrazionale euforia sulle borse e sul rischio, scrive un lettore.

MILANO – Le incongruenze dell’andamento borsistico estivo sono tali da indurre a qualche seria riflessione sulle direzione che prenderà la borsa americana nei prossimi mesi o, addirittura, a brevissimo tempo. Infatti:
– Il 14 luglio 2006 General Electric toccò i minimi, a 32,11 dollari in seguito alla diffusione di trimestrali non certamente esaltanti, Attualmente le azioni della società sono passate a 33,93 dollari, con un recupero del 5,66%;

– Il 18 luglio 2006 Yahoo toccò il minimo annuale a 25,20 dollari per azione, anche in questo caso per i pessimi risultati di bilancio. Ieri il gruppo ha chiuso a 28,91$ con un recupero del 14,72%;

– Il 20 luglio 2006 Intel, dopo aver reso noti risultati disastrosi (-56% degli utili), toccò i 16,80$, chiudendo con un ribasso superiore al 7%. Eppure da quel giorno, quasi miracolosamente, l’azienda ha recuperato il 14,95% e ha chiuso ieri a 19,38$;

Tolti pochi gruppi, lo stesso è avvenuto per quasi tutti i titoli quotati a Wall Street.
Viene ora spontaneo chiedersi: cosa è accaduto ad Intel oltre al fatto che l’azienda ha dovuto abbassare i prezzi di vendita del 60%? Certamente nulla di positivo che possa giustificare un simile rialzo nell’arco di un mese. I tassi sono rimasti dove erano, tutte le proiezioni macroeconomiche sono continuate ad essere pessime. Il Pil è sceso oltre ogni più pessimistica previsione, le contrazioni nelle nuove licenze edilizie sono state rilevanti e la vendita delle case nuove ed esistenti è scesa a un livello molto preoccupante unitamente ai prezzi di vendita. L’inflazione è in netto aumento e i consumi in evidente contrazione.

Se fosse vero quanto predica il "Vangelo" – che le borse anticipano gli eventi di almeno sei mesi – avremmo dovuto notare ben altri andamenti nei titoli. L’unica spiegazione logica è questa: per dirla alla Greenspan, è riapparsa l’irrazionale euforia sulle borse e sul rischio.

Intendiamoci. Per quanto riguarda le borse europee (in particolare il Dax di Francoforte e Piazza Affari) è meglio stendere un velo pietoso, visto che è tutto un fiorire di risiko: ora ce n’è uno a destra, ora uno a sinistra. Il risiko più importante realizzatosi oggi non è avvenuto in base a qualche Opa ma con scambi azionari e con mille difficoltà. Ora: dove si realizzeranno le Opa per valorizzare quei titoli che, quotidianamente, scattano all’insù come molle, questo è un vero mistero. Ci si galvanizza per ipotesi di matrimoni, fidanzamenti, corteggiamenti ma non si dice in concreto da quale parte arriverà la ricchezza!

Bonifacio Di Francesco

(29 agosto 2006)

grandeindio:
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