Amministratori corrotti, un numero verde per chi chiede tangenti: È quanto chiedono da Sunia e Federconsumatori a sostegno degli artigiani.
«Uno sportello per segnalare chi chiede la “cresta” per lavori nei condomini.
REGGIO EMILIA. Un numero verde per gli artigiani, al quale segnalare i casi in cui gli amministratori di condominio chiedono il pizzo.
Oppure chiedono omaggi, prima di scegliere a quale ditta e fornitore affidare lavori e prestazioni negli edifici da loro amministrati.
È la proposta lanciata dal presidente Sunia, Carlo Veneroni, e dal presidente Federconsumatori, Giovanni Trisolini, per aiutare «a fare emergere questo malcostume.
Il fine è dare la possibilità agli artigiani di poter denunciare questi ricatti, raccogliendo le denunce in forma anonima, da indirizzare poi agli organi competenti.
Di fronte all’emergere del fenomeno, secondo le due associazione, è arrivato il momento di utilizzare lo sportello anti usura già attivo presso la Camera di Commercio.
Il sito serve per raccogliere segnalazioni anonime da cui partire con indagini per poi verificarne la veridicità dei fatti, perseguendo i colpevoli.
Numero verde per denunce anonime su amministratori che intascano tangenti dai fornitori
Federconsumatori e Sunia hanno già scritto a prefetto, Camera di Commercio, Cna e Confartigianato-Lapam.
Sono disponibili ad un incontro per discutere delle modalità di introduzione del servizio, in modo da approfondire la questione e attivare il numero verde.
La proposta prende origine dalla vicenda dell’amministratrice di condominio reggiana accusata di avere intascato indebitamene denaro che condomini e inquilini avevano versato per il pagamento delle utenze.
Un episodio che, commenta Carlo Veneroni, «è una conferma delle voci che si sono diffuse in questi relative a un malcostume che interesserebbe una minoranza di amministratori condominiali».
Per Veneroni, «si tratta di malversazioni a cui il cittadino deve sottostare, ma anche questa è malaffare.
È giusto che gli artigiani siano messi in concorrenza tra loro, ma in modo onesto: i risparmi debbono andare ai condomini e non ad altri».
Per il presidente di Federconsumatori, Giovanni Trisolini, «si tratta di una operazione di trasparenza verso un fenomeno che esiste, ma di cui non abbiamo le prove.
Per questo proponiamo che sia la Camera di Commercio, presso la quale è già attivo lo sportello anti usura, a raccogliere in forma anonima le segnalazioni.
Un modo per capire quanto sia diffuso questo malcostume e decidere con gli organi competenti quali strumenti utilizzare per contrastalo.
Anche perché la cifra non dovuta che l’artigiano deve pagare all’amministratore alla fine viene pagata dai condomini.
Per questa ragione sarebbe utile un sistema o una sorta di prezzario definito congiuntamente tra artigiani e consumatori per controllare la congruità dei prezzi sui lavori effettuati».
Amministratori corrotti …o idealisti!
Amministratori di condominio truffaldini, state attenti, perchè la situazione economica che stiamo vivendo è molto pesante. … E’ meglio diventare idealisti.
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