Amministratore infedele, dai suoi conti transitati circa 600mila euro
Il professionista mestrino che ha lasciato un buco di oltre un milione spiega che neanche un soldo era per sé: "Servivano per i fornitori"“
Il buco resta di 1 milione e 300mila euro. Ma l’attenzione ora si focalizza su 600mila euro che vanno a costituire in parte l’ammanco lasciato dall’amministratore di condominio "infedele" di 80 palazzi mestrini. Qualche settimana fa lui ha chiuso l’ufficio, trovandosi di fronte a una situazione finanziaria impossibile da gestire, lasciando la patata bollente ai condomìni alle prese con le spese non saldate.
Dalle carte in mano ai nuovi amministratori nominati, come riporta il Gazzettino, si scoprirebbe che 600mila euro non sarebbero transitati dal conto corrente di un palazzo a un altro, come raccontato dall’ex gestore. Si dichiarava infatti che gli spostamenti di denaro erano serviti negli ultimi vent’anni per aiutare chi era in difficoltà. Al momento delle scadenze l’amministratore, secondo la sua versione, dirottava le somme necessarie da un condominio all’altro, per poi coprire mano a mano il buco quando necessario.
Dopo due decenni la situazione sarebbe diventata ingestibile. Con tre palazzi che si troverebbero di fronte a spese non saldate da 50mila euro in su. Quei 600mila euro che non sono finiti sul conto di un altro condominio ma bensì in quello personale dell’amministratore mestrino a cosa sono serviti? Senza il mandato di un magistrato sono naturalmente segreti. Ma secondo il diretto interessato, che parla al Gazzettino, non un centesimo sarebbe finito nelle sue tasche. Servivano per pagare fornitori e servizi. Basterebbe secondo lui, controllare le date dei bonifici. I tabulati dei conti correnti sarebbero stati stampati e lasciati nel suo ufficio mestrino.
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