AMMINISTRATORE CONDANNATO A RISARCIRE CONDOMINI PER 69MILA EURO
Un amministratore condominiale riminese è stato condannato dal Tribunale di Rimini a pagare 68.749 euro per ammanchi di cassa e gravi irregolarità gestionali ascrivibili alla sua gestione di 61 alloggi nella zona di via Covignano a Rimini tra il 2008 e il 2010. A carico dell’Amministratore anche le spese legali per 6.715 euro.
Dopo essersi resi conto degli ammanchi, i condomini revocarono l’incarico all’amministratore e decisero di intentare una causa civile nei suoi confronti. Come nuovo amministratore fu nominato l’allora direttore dell’ACER Franco Carboni, che oggi riferisce della sentenza arrivata alcuni giorni fa.
Lo stesso Carboni sottolinea alcuni insegnamenti tratti dalla vicenda, come “la necessità di tutelarsi subordinando la nomina dell’amministratore alla presentazione di una polizza individuale di assicurazione per la responsabilità civile, per gli atti compiuti nell’esercizio del mandato – in pratica una fidejussione – pari almeno al valore di una annualità del bilancio condominiale dell’anno precedente”; “assicurarsi che venga effettuata l’apertura di un conto corrente intestato al condominio, poiché la confusione dei patrimoni: il conto corrente personale dell’amministratore in cui transitano anche i versamenti dei condomini, è alla base di tante irregolarità contabili”; “il rapporto di fiducia con l’amministratore del condominio, non può risultare una delega in bianco, ma va sottoposto a periodiche verifiche sulla contabilità che deve essere in “bianco” e non in nero, con fatture e pezze giustificative codificate per legge, che vanno esibite su richiesta del condomino e comunque sempre, in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo di esercizio”.
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