Cari amici,
In questo momento così difficile per la politica del nostro paese, credo che bisogna mantenere i nervi saldi.
Mi piace che Gianfranco Fini abbia puntualizzato che servono riscontri precisi alle parole di Spatuzza, se si vogliono presentare delle accuse coerenti.
Berlusconi è antipatico, non è un mostro di diplomazia, ha una moralità discutibile, è autoritario, provoca una situazione di stallo politico, ….ma prima di accusarlo di concorso esterno in attività mafiosa credo che sia necessario essere molto sicuri.
La posizione di Dell’ Utri è senz’ altro più pesante, da questo punto di vista, poichè è già stato condannato una volta.
Trovo incredibile che Berlusconi non abbia già dato le dimissioni.
Io non riuscirei a governare un giorno di più in una situazione in cui ogni persona che incontro, in Italia e all’ estero, mi può guardare con sospetto, fare un sorriso tirato, cercare di evitarmi.
Il fatto che invece “lui” riesca a sostenere il peso politico di questa situazione, in fondo, rende giustizia della sua innata capacità di governare gli eventi.
Berlusconi è un grande comunicatore, scaltro, cinico, pacioso, intollerante e credo molto narcisista!
….A suo modo un genio!
La Repubblica
ROMA – “Così si sputtana il Paese”. E’ una reazione dura quella di Silvio Berlusconi che oggi, parlando al telefono con un senatore azzurro, non ha sottolineato tanto “l’assurdità delle accuse” quanto “la brutta figura” fatta dall’Italia. Un danno di immagine, il “volersi far male da soli” di fronte addirittura ai giornalisti stranieri arrivati a curiosare, ad assistere alle rivelazioni di un pentito che ha “sulla coscienza un bambino sciolto nell’acido”
“E’ una cosa assurda, una cosa fuori dal mondo”, è anche la prima reazione fuori dall’aula di Torino diMarcello Dell’Utri. Che aggiunge: “Spatuzza è un pentito della mafia, non dell’antimafia, perchè la mafia ha tutto l’interesse a buttare giù un governo che sta lottando contro la criminalità organizzata come mai nel passato”. E sull’ipotesi che Spatuzza possa essere guidato da qualcuno risponde: ”E’ logico pensarlo”, aggiungendo “Chi? E che, ci parlo io con Spatuzza? Ci parlano i signori pm”. EGianfranco Fini mette in chiaro: “Senza riscontri rigorosi le accuse restano solo parole”.
Poi, durante la giornata, a quelle dei principali protagonisti si affiancano le reazioni di tutto il centrodestra. A cominciare dal portavoce del Pdl Daniele Capezzone: “Sono indignato, come tanti cittadini italiani, che una bestia che ha sciolto un bambino nell’acido improvvisamente ha una crisi di coscienza e dopo 15 anni dice che nel gennaio ’94 ha sentito alcuni mafiosi, che tra l’altro smentiscono, che chi ha Canale 5 aveva in mano il Paese quando doveva ancora scendere in politica e su ciò è stata montata un’inchiesta e un circo mediatico che sputtana il Paese”.
Toni analoghi arrivano dal capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: “Spatuzza? è solo un refuso della parola spazzatura. Ma non riusciranno nel loro intento di far tornare la sinistra alla quale, ai tempi del governo D’Alema, ho impedito la cancellazione del 41 bis. Rimaniamo noi al governo e continueremo a spedire altri mafiosi in galera. Anche la sinistra giudiziaria si rassegni”.
Leggermente più prudenti i toni del viceministro alle infrastrutture, il leghista Roberto Castelli: “Anche sulla partita di Spatuzza la magistratura si gioca la propria credibilità. Se ci fossero riscontri oggettivi, è chiaro che si aprirebbe un fronte preoccupante per il governo, ma se questi riscontri oggettivi non ci fossero, allora si aprirebbe uno scenario sul modo di agire di alcune parti della magistratura che sarebbe ancora più preoccupante”.