Festa del lavoro e festa del capitale
Cari amici,
Quanto vale il lavoro? ….e come viene pagato?
Il lavoro che svolgo mi obbliga a farmi queste domande, specialmente quando leggo i preventivi insieme ai condòmini, al fine di prendere le decisioni migliori per tutti.
Le risposte che ricevo, purtroppo, sono istintive: "Si prende quello che costa meno!"
Alla televisione questo punto di vista è ripetuto come un mantra, e piano piano ci convince a pensare in modo speculativo, ….si tende a risparmiare, …tutti risparmiamo, …e progressivamente tutto costa sempre meno, e anche noi valiamo sempre meno.
Il valore delle case diminuisce, il valore degli stipendi diminuisce, tutto costa sempre di meno, …e tutti viviamo sempre peggio.
….ma questa è solo la metà del discorso, quella ECONOMICA!
Tutta la realtà economica, infatti, ha un riflesso nella realtà FINANZIARIA.
Vi prego di immaginare per un istante un enorme fiume di soldi che viene creato dalle banche, a partire dalla banca centrale, che viene confluito in tantissimi laghi e fiumi più piccoli, fino a che una piccola parte arriva nelle nostre tasche, e poi viene SPESA. (…ossia finisce nelle tasche di un’ altro).
La nostra SPESA costruisce lo STIPENDIO di chi vende.
Pertanto le banche CREANO i soldi e li distribuiscono come vogliono.
Ebbene, la crisi avviene quando il lavoro non è pagato in modo adeguato IN CONFRONTO con tutti gli altri lavori.
Detto in altre parole, oggi ci sono POCHISSIMI ricchi che si distribuiscono la maggior parte dei soldi creati dalle banche, e TANTISSIMI poveri lavoratori che devono accontentarsi dei soldi che rimangono in circolazione nella società.
Gli stati nazionali, ormai, fanno parte dei poveri, e cercano con ogni mezzo (ossia aumentando le tasse) di racimolare i soldi che servono per pagare i servizi pubblici (stipendi degli insegnanti, stipendi dei dottori, stipendi della polizia).
….tutto ciò avviene perchè GLI STATI NON POSSONO CREARE I SOLDI, ma devono SOTTOSTARE ALLE REGOLE DI CHI I SOLDI HA IL POTERE DI FARLI, ossia il potere delle banche.
Tutto questo discorso si conclude come segue: La politica è soprattutto un confronto continuo tra gli interessi del LAVORO e gli interessi del CAPITALE, e tra gli interessi del PUBBLICO e gli interessi del PRIVATO.
Gli amministratori di condominio questi argomenti li vivono ogni giorno, perchè devono continuamente mediare tra gli interessi dei singoli condòmini e gli interessi comuni del condominio.
Ci sono molte analogie tra i condomini e gli stati, e ogni amministratore di condominio è sempre in campagna elettorale.
…..la festa del lavoro, da questa prospettiva, diventa una festa necessaria per capire che siamo TUTTI responsabili del nostro ruolo nella società, e soprattutto che OGNI VOLTA CHE SI PRENDE LA DECISIONE DI SPENDERE SOLDI, …SI VOTA!
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