Italgas lascia al freddo 310 famiglie Colpa di pochi morosi da 300mila euro
Cologno Monzese (Milano), 4 ottobre 2013 – Un debito di oltre 300mila euro con la società che fornisce il teleriscaldamento, per colpa di pochi morosi. Ma a farne le spese è l’intero maxi condominio, a cui da ieri mattina è stata sospesa l’acqua calda. Come da previsioni, quella che qualche tempo fa il Comune aveva definito una «bomba a orologeria», alla fine è esplosa. Protagoniste, loro malgrado, le 310 famiglie residenti nei palazzoni di via Ovidio, quartiere Stella. Ieri mattina l’amara sorpresa: la decisione di Italgas di chiudere i rubinetti di acqua calda e riscaldamento. Una presa di posizione annunciata già da qualche tempo per l’ingente debito che il maxi condominio ha contratto negli ultimi anni: 326mila euro, di cui 200mila a carico di un unico inquilino.
Per questo e altre morosità (in tutto le spese condominiali non pagate si aggirano intorno al mezzo milione) l’amministratore del condominio composto da dieci scale nei mesi scorsi aveva deciso di lasciare, dando al Tribunale di Monza il compito di assegnare un amministratore d’ufficio, Antonio Vasicuro, che nell’ultimo mese ha cercato in tutti i modi di evitare il peggio: «Sono andato anche a Torino per scongiurare la sospensione del servizio, ma non c’è stato nulla da fare — spiega — La società voleva che entro la fine di questo mese fossero versati 100 mila euro ed entro fine anno altri 140mila.
Lunedì ho sottoposto la proposta ai condomini, che l’hanno bocciata». Così Italgas ha chiuso i rubinetti. «Non hanno voluto accogliere la nostra controproposta — spiega Giuseppe Scolaro — Non ci siamo tirati indietro ma solo chiesto una dilazione maggiore, anche se non è giusto che a pagare sia chi lo ha sempre fatto».
Un problema, quello delle morosità, che si era già presentato in passato: «Sono qui da 40 anni e queste situazioni ci sono sempre state», dice Maria Apicella. Le fa eco Egle Maritato: «Siamo tutti pensionati: non è giusto che tutti paghino per l’errore di pochi». Ma non è questo l’unico problema: «C’è degrado, sporcizia — spiega Sabina Zaccaro — Ci sentiamo abbandonati a noi stessi».
http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/20 … ogno.shtml
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