«Distratta, non disonesta: seguivo 50 condomini»
La difesa della ragioniera vogherese sotto accusa per le bollette non pagate «C’è stato caos nella gestione dei conti, ma non ho intascato un centesimo»
VOGHERA. Distratta e anche un po’ confusionaria, ma non disonesta. Così si difende Manuela Chiapponi, la ragioneria vogherese a processo per appropriazione indebita. Secondo l’accusa, si sarebbe intascata i soldi versati dagli inquilini di tre condomini in città per pagare le bollette di luce, gas e acqua (circa 15mila euro). Quando lo scoperto è saltato fuori, con l’inevitabile richiesta di versamento degli arretrati, sono scattate anche le denunce che hanno portato al rinvio a giudizio.
«Di quel denaro, in realtà – replica l’ex amministratrice – non ho preso per me neppure un centesimo. Tantomeno per giocare alle slot, come sostengono voci maligne e false. Ammetto, però, che c’è stata una certa confusione nella gestione contabile, il che mi ha peraltro costretta a sborsare di tasca mia ingenti somme».
Come si è arrivati a questo punto?
«C’è stato un periodo in cui dovevo occuparmi di cinquanta condomini. Adesso con l’aiuto di un contabile sto rivedendo tutti i bilanci di quegli anni allo scopo di chiarire definitivamente la situazione e recuperare i miei soldi. Mi riservo, anzi, idonee azioni giudiziarie per riavere il denaro anticipato nelle varie circostanze».
Resta l’imputazione di appropriazione indebita a cui rispondere in tribunale.
«Respingo questa accusa. Non mi sono arricchita alle spalle dei condomini che amministravo. Semmai, è successo il contrario: sono io che ho scucito dei soldi prelevandoli dai miei conti personali».
Chi ha sporto denuncia nei suoi confronti, però, la pensa diversamente.
«Al momento opportuno mi rivarrò anche da questo punto di vista. Dimostrerò la mia buona fede e la totale estraneità a condotte illecite. Non ho nulla di cui vergognarmi».
Il processo contro Manuela Chiapponi riprenderà nel prossimo mese di aprile. La donna è difesa dall’avvocato Maurizio Chiesa. Oltre che con la pubblica accusa, l’ex amministratrice deve vedersela anche con alcuni inquilini che si sono costituiti parte civile. La ragioniera è regolarmente iscritta agli albi degli amministratori di condominio.
Una figura professionale regolata dal Codice civile che prevede la sua nomina da parte dell’assemblea condominiale (purchè composta da almeno otto membri) e sulla base di un rapporto fiduciario con la stessa. Resta in carica per un anno, con possibilità di rinnovo per la medesima durata, ed è tenuto a dare visibilità ai bilanci ogni 24 mesi. Non esiste limite nel numero degli incarichi, per cui, almeno teoricamente, un singolo amministratore può occuparsi contemporaneamente di cinquanta, cento o mille condomini.
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