Oggi, il ddl sulla riforma del condominio, dopo essere stato approvato lo scorso 27 settembre dalla Camera, torna ad essere oggetto di discussione. Sarà la Commissione Giustizia, infatti, ad occuparsene in sede deliberante. Dovremmo essere alla stretta finale, i senatori se ne occupano ormai da molti mesi e la riforma, che ha già subito parecchie variazioni, dovrebbe essere giunta alla sua stesura finale e dunque alla sua approvazione.
Le novità principali che la riforma impone è che gli amministratori ricevano una formazione aggiuntiva per svolgere il proprio ruolo anche se tuttavia non è stato ancora chiarito chi è deputato ad occuparsi di tale formazione, vista anche la varietà di esigenze cui l’amministratore deve far fronte. Un’altra novità è la singolare equiparazione tra condomini e inquilini delle case popolari sulla nomina dell’amministratore, che può verificarsi solamente quando c’è stata almeno una vendita, ma in tale circostanza vige la normale disciplina del condominio, e sembra impossibile applicarla quando c’è un unico proprietario.
Discorso simile vale anche per la richiesta del decreto ingiuntivo che, passati sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, anziché dall’approvazione del consuntivo, potrebbe portare alcune complicazioni. Saranno, invece, più semplici e corposi gli accordi in merito all’ approvazione di delibere che al momento sono di più facile risoluzione come per il risparmio energetico e la rimozione delle barriere architettoniche: ma qui, ha spiegato Lino Duilio al sole 24 ore, presentatore di uno dei Ddl confluiti nella riforma, non è stata una svista ma una scelta, magari non condivisibile.
Fra le altre novità presenti all’ interno del DDL ricordiamo anche quella di proibire qualsiasi limitazione agli animali domestici nei vani condominiali, che è stata forse una delle più dibattute vista la delicatezza della questione. Norma che ha riscontrato, naturalmente, il consenso dei padroni degli animali domestici ma che invece ha sollevato le critiche di quanti, come i veterinari della Sivae, hanno dato l’allarme che”liberalizzando” la presenza degli animali domestici, si sarebbe implicitamente dato libero accesso anche a animali da fattoria, come capre e asini.
Il testo presenta, inoltre, novità anche sulla figura dell’amministratore che non solo dovrà avere una formazione più corposa come detto ma si vedrà soggetto alla spiacevole possibilità di vedersi revocare il mandato in qualsiasi momento con il subentro in sua vece di un minimo di 4 ed un massimo di 8 condomini, residenti nella struttura di sua competenza.
Nel testo si trovano anche misure dal forte spirito innovativo, come l’obbligo,per il condominio di aprire un sito web, dove tutti i condomini possano riscontrare bilanci e oneri sostenuti a carico della collettività, semplicemente e in qualsiasi momento, grazie all’ autenticazione riservata con un’apposita username e password.
Stravolgimenti senza dubbio importanti, che in linea di principio potrebbero ancora indurre qualche senatore a chiedere un esame più approfondito, nonostante la strada della riforma condominiale sia già tracciata verso l’approvazione definitiva: la riforma, insomma, arriverà subito, oppure dovrà pazientare ancora qualche mese. Poco male, comunque, dopo ben 70 anni di attesa.
http://www.leggioggi.it/2012/11/07/rifo … giustizia/
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