Negli Stati Uniti persi 85mila posti, la disoccupazione resta al 10%
Cari amici,
La notizia di oggi è che negli USA l’ economia va sempre peggio.
Se la nostra piccola Italia sta vivendo una crisi economica strutturale, ma integrata nell’ Unione Europea che politicamente (…finora) ci copre e ci difende, gli USA stanno combattendo la crisi senza alcuna barriera, ed hanno già superato tutti i parametri di “allerta” disponibili:
Debito pubblico, disoccupazione, bilancia dei pagamenti con l’ estero, …tutto pesantemente in rosso!
Questa situazione porterà ben presto ad una sensibile inflazione, la quale causerà una perdita di valore del dollaro.
Quando succederà?
Penso abbastanza presto, ma nessuno è in grado di prevedere quando!
Per come la vedo io sarebbe già dovuto succedere quando il sistema bancario americano si è fatto consegnare per decreto ben 700 miliardi di dollari.
…staremo a vedere!
Il sole 24 ore
L’economia statunitense ha perso 85.000 posti di lavoro, mentre gli economisti si attendevano uno stop dell’emorragia occupazionale e una variazione nulla. Il tasso di disoccupazione è rimasto inchiodato al 10. Insomma, una brutta sorpresa, mentre i dati corretti di novembre hanno decretato un guadagno di 4mila posti. Gli impieghi caduti del 3% nel 2009, dato mai visto da 1949. Subito brusca frenata per le Borse europee, dopo il dato sul mercato del lavoro americano, considerato, ovviamente, deludente. Il Ftse Mib, che saliva dello 0,6%, poco dopo le ore 14,30 registrava un progresso dello 0,33%. Anche Parigi è passata da +0,5% a +0,2%. Sul mercato delle valute il dollaro sbanda: il biglietto verde è piombato in pochi secondi ai minimi della seduta rispetto all’euro, indicato a 1,4365 (1,4275 prima delle statistiche). Forte correzione anche nei confronti dello yen, a 92,59 (93,42 in precedenza).
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