Ddl sicurezza, il Vaticano:
«Una legge che porterà dolore»
Monsignor Marchetto: «Sono dispiaciuto per il via libera definitivo»
In Italia, da oggi chi non ha i documenti in regola è un malfattore.
…chi ha i documenti in “regola”, ….alzi la mano!
Un modo abbastanza semplice per misurare quanta giustizia esiste in un paese, consiste nel contare i muri, le porte blindate, i sistemi di sicurezza, le divise, il numero di leggi ingiuste che ci opprimono.
Ce la prendiamo con chi è diverso da noi, con chi si prende il diritto di vivere, con chi scappa e si arrangia per avere un pochettino del moltissimo che abbiamo.
E anche noi “regolari”, passiamo la vita a rubarci le cose, per avere vantaggi e riconoscimenti da opporre a chi ha “di meno”.
Si dice che la villa di Berlusconi in Sardegna sia più grande della Città del Vaticano.
Che cosa ha fatto quest’ uomo di così importante per avere così tante cose?
E’ stato solo fortunato: Ecco che cosa è successo!
La gran parte di noi (me compreso), ci siamo trovati a vivere situazioni che ci hanno fatto crescere e prosperare.
Non è stato merito nostro!
Noi abbiamo soltanto contribuito con le nostre capacità (immeritate, perchè non abbiamo alcun merito ad essere più bravi, più intelligenti o più robusti), a far prosperare le situazioni fortuite che ci sono capitate.
Non abbiamo alcun diritto di opporre la nostra fortuna come se fosse un diritto, inventando addirittura il reato di non essere tra “gli arrivati”.
Ma c’ è una novità: I muri si possono anche abbattere!
Corriere della sera
MILANO – Ha immediatamente raccolto il parere contrario di monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, l’approvazione in via definitiva del disegno di legge sulla sicurezza. La nuova legge porterà «molti dolori e difficoltà» gli immigrati, secondo Marchetto. «Anche se si aspettava questa approvazione – afferma al telefono l’Arcivescovo commentando l’ok del Parlamento alla nuova legge – non posso non essere triste e dispiaciuto, con preoccupazioni per la prospettiva che ci si apre dinanzi e a mio avviso porterà molti dolori e difficoltà per persone che, già per il fatto di essere irregolari, si trovano in una situazione di precarietà».«NON DEMONIZZARE LO STRANIERO» – Il responsabile vaticano per l’immigrazione, mons. Antonio Maria Vegliò, chiede che non vengano demonizzati o criminalizzati gli stranieri. Nel giorno in cui è stato approvato il pacchetto sulla sicurezza, l’esponente della Santa Sede, in un articolo su “Aggiornamenti Sociali”, critica chi vede nell’immigrazione «un’invasione dalla quale bisogna difendersi».
LE CRITICHE – Marchetto da parte sua analizza i vari punti critici della legge appena approvata, a partire dal reato di immigrazione clandestina. «La criminalizzazione dei migranti è per me il peccato originale dietro al quale va tutto il resto», afferma il presule. L’estensione a due a sei mesi della permanenza nei centri di espulsione (Cie) «avrà gravi conseguenze per coloro che saranno detenuti e – afferma Marchetto – poiché in Europa ci sono paesi che prevedono un periodo di detenzione più breve non si può dire che si tratti di un costringimento europeo». Il segretario del dicastero vaticano critica poi l’obbligo di denuncia dei clandestini da parte dei pubblici ufficiali: «Sarà carico di conseguenze», prevede.
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