Parlamento russo: sì all’indipendenza di Ossezia del sud e Abkhazia
Il Consiglio della federazione russa ha approvato il riconoscimento dell’ indipendenza dell’ Ossezia del sud
Cari amici,
La Russia sta presentando il conto, e vuole essere riconosciuta come superpotenza.
La UE può fare ben poco per impedirlo, perchè è attaccata al rubinetto del petrolio russo, ne ha bisogno e non ci può rinunciare.
Gli Stati Uniti sono quasi al collasso economico, e non hanno più i mezzi per affrontare altri confronti militari; pertanto cercano di mantenere con ogni mezzo politico la propria preminenza sulle zone di influenza che hanno occupato alla fine della seconda guerra mondiale.
Queste condizioni politiche rappresentano una piccolissima speranza per il futuro, perchè potranno diventare opportunità di nuove relazioni, magari con il futuro presidente americano, che certamente non potrà essere peggiore di quello attuale.
Certo è che la situazione internazionale continua a peggiorare, a causa di eccessivi squilibri economici tra le diverse aree del pianeta e tra la classe dei “ricchi” e la classe dei “poveri”.
Inoltre appare una crescente intolleranza culturale verso il “diverso”, che sempre più spesso degenera in atti di violenza incontrollati.
Si sente il bisogno di avere prospettive di speranza, che possano aiutare i governanti ad avere una direzione di governo da proporre con autorevolezza ai cittadini.
C’ è un grande bisogno di sognare il futuro “insieme”, per avere la speranza di costruirlo!
Il sole 24 ore
Il Consiglio della federazione, la camera alta del parlamento russo, e la Duma hanno approvato oggi all’unanimità una richiesta al presidente Dmitri Medvedev per il riconoscimento dell’indipendenza delle repubbliche separatiste georgiane di Ossezia del sud e Abkhazia, rinfocolando le tensioni con Tbilisi. La decisione spetta ora al leader del Cremlino, che nei giorni scorsi aveva espresso la sua disponibilità a riguardo.
Medvedev ammonisce la Moldavia. La Duma ha all’esame anche una richiesta ai parlamenti internazionali per il riconoscimento delle due entità separatiste, improbabile da parte occidentale: Ue e Usa mantengono il principio dell’integrità territoriale georgiana. Medvedev oggi ha ammonito un altro paese col quale è in ballo un conflitto territoriale, la Moldavia, alle prese con le richieste secessioniste della regione russofona del Transdnestr. Gli avvenimenti in Ossezia del sud, ha detto ricevendo a Soci, sul Mar Nero,il collega moldavo Vladimir Voronin,«costituiscono un avvertimento per tutte le parti alle prese con conflitti congelati». Cauta la risposta di Voronin: la Moldavia si adopererà «per impedire un aggravarsi della situazione attorno alla regione contesa e per non ripetere quanto è accaduto in Ossezia del sud».
Cautela di Frattini. Nel prendere atto del voto unanime della Camera Alta del Parlamento russo a favore del riconoscimento da parte del Cremlino dell’indipendenza di Abkhazia e Ossezia del Sud, il ministro Frattini ha rivolto al Ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, un invito alla particolare cautela in considerazione della delicatezza dell’attuale situazione nella regione.
Saakashvili: «Conseguenze disastrose». Il riconoscimento da parte della Russia dell’indipendenza di Abkhazia e Ossezia del sud «avrà dei risultati disastrosi», ha invece affermato in un’intervista al quotidiano francese Liberation il presidente della Georgia Mikhail Saakashvili, che aggiunge di «non credere» che «qualcuno nella comunità internazionale sia abbastanza irresponsabile da accettarlo».
Entusiasmo di Ossezia e Abkhazia. I due leader delle repubbliche georgiane ribelli, l’abkhazo Serghei Bagapsh e il sudosseto Eduard Kokoity, presenti ai dibattiti dei due rami del parlamento russo, hanno accolto con entusiasmo il voto dei legislatori russi: «Non possiamo più vivere nello stesso stato con la Georgia», hanno sottolineato.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.