Tangenti, Del Turco dall’isolamento «Non porto rancore verso nessuno»
Il governatore visitato da due deputati del Pdl. Il Gip lo accusa: «Guidava sistema corrotto»
Cari amici,
Mi impressiona l’ indulgenza dimostrata in questo articolo tratto dalla WebPage del Corriere della Sera.
Mi chiedo perchè questo giornale spende così tante parole di solidarietà a soli due giorni dall’ arresto e in assenza di sviluppi.
Mi fa piacere che Del Turco “non porti rancore”, ma mi chiedo verso chi dovrebbe nel caso “provare rancore”.
Il giornalista riferisce che “senz’ altro” del Turco presto porterà fiori sulla tomba di Bettino Craxi.
Credo che questa previsione di solidarietà verso un uomo politico così discusso, nella sua posizione giudiziaria di oggi, non gli giovi.
Sarebbe meglio, a mio giudizio, un rispettoso silenzio verso i giudici che stanno lavorando, poichè questo interessamento “solidale”, potrebbe condizionare sia il lavoro dei magistrati sia il giudizio dell’ opinione pubblica.
E’ bene ricordare che le accuse verso Del Turco sono gravissime, come riporta lo stesso Corriere della sera, e ricopio di seguito:
Del Turco «promuoveva, costituiva, organizzava e dirigeva l’associazione per delinquere», degradava i titolari delle case di cura «in condizione di sudditanza» per ottenere «promesse e consegne ripetute di ingenti somme di denaro».
Corriere della Sera
PESCARA – «Non porto rancore verso nessuno. Quando si sta in isolamento si perde la cognizione dello spazio… Non si sa se si è in Italia o chissà dove». Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, ai due parlamentari del Pdl, Giancarlo Lehner e Renato Farina, che mercoledì pomeriggio lo hanno incontrato nel carcere di Sulmona. Del Turco, rinchiuso da lunedì in una celle di tre metri per tre, già martedì aveva ricevuto la visita del senatore Marcello Pera (Pdl) e il deputato Pierluigi Mantini (Pd). Anche per i deputati Lehner e Farina si è trattato di una visita «ispettiva» breve, volta in particolare a sincerarsi delle condizioni di salute di Del Turco, che giovedì sarà interrogato dai magistrati della Procura di Pescara che indagano sulle tangenti nella sanità.
«SPAESATO» – Del Turco è apparso ai due deputati del centrodestra con gli occhi lucidi e arrossati. «Del Turco -spiega Lehner – ha lodato il personale del carcere e il direttore della struttura.Non può parlare ovviamente dell’inchiesta. Io e Farina abbiamo comunque ricavato la sensazione che, anche se «spaesato» è determinato a combattere. Insomma, sono certo che se si è trattato di un teorema Del Turco è sufficientemente combattivo per smontarlo».
LEHNER – Durante la visita non è mancato un breve botta e risposta. «Ho fatto presente a Del Turco -racconta Lehner, scrittore- giornalista, già direttore dell’Avanti! e autore del libro «Attentato al governo Berlusconi»- che all’indomani del suo arresto sull’Unità è apparso con rilevanza non che lui fosse stato tra i «padri» fondatori del Pd, ma che è un socialista. Del Turco mi ha risposto: «Non c’è niente da fare, sono sempre uguali dal 1921». Gli ho replicato però che noi siamo socialisti umanitari. E lui mi ha ribattutto: «Sì, è vero, tant’è che io non porto rancore verso nessuno». Infine, nel congedarsi, l’ex direttore dell’Avanti ha invitato Del Turco, quando uscirà dal carcere, a recarsi ad Hammamet per portare i fiori sulla tomba dell’ex leader del Psi Bettino Craxi. «Senz’altro…È giusto», ha assicurato il presidente della Regione Abruzzo.
IL GIP – Non lascia però spazio a dubbi sulla gravità dei reati contestati l’ordinanza del Gip Maria Michela Di Fine, in cui viene condensata l’inchiesta sulle tangenti milionarie nella sanità abruzzese. Sono quasi 500 pagine, con tutte le accuse che hanno portato in carcere il Del Turco, insieme a due componenti della sua Giunta e ad altre sette persone. Per il Gip Del Turco «promuoveva, costituiva, organizzava e dirigeva l’associazione per delinquere», degradava i titolari delle case di cura «in condizione di sudditanza» per ottenere «promesse e consegne ripetute di ingenti somme di denaro».
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